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Canto 3

21/Bruno/05

Quando il sole levato si fu nel firmamento, in bus ci dirigemmo all’iberico istituto, ove svegliati fummo dal sonno che ancora ci pigliava da un turbolento cha-cha-cha che in Gilbi scatenò una bufera ormonale che nulla avrebbe potuto ammansire. Così, mentre noi, coinvolti dal ritmo, accaldati dal ballo, ci libravamo nella sala in dolce compagnia, tosto che credevamo d’essere in paradiso, l’indigena insegnante, vedendo le sue migliori leve costantemente in coppia con noi emettendo un sospiro emise anche un “italian lucky boys”31 ratto che intese le nostre caste intenzioni… ma gli spiriti bollenti furono ben presto raffreddati dalla comparsa dinanzi a noi di un boeing 74732 prima e di un jumbo jet33 poi con cui fummo costretti a ballare (se ballo si può definire l’immane sforzo di spostare mastodontici carichi per l’aula tutt’altro che ritmicamente)

Dopo una brave beccolata34 riforcillatrice andammo al gran ricevimento del sindaco ove alle ore 11:38 addì 21 gennaio il nostro duca riuscì per la prima volta nell’intento di emettere suoni anglofoni: “questo è my book!!” e, ripetuto più volte si tosto a sottolinearne l’importanza, si trovò di fronte un impotente Carlo allibito dalla ridondanza delle celesti parole.

Tornati che fummo alla scuola catalana ci constrinsero a sottoporci al dilemma testante35, ma Gilbi più che rispondere alle interessanti ecologiche domande, si dilettava ad ergersi organizzatore di serata. Senza successo. È proprio scarso.

Codeste latineggianti lezioni di lingua fecero sopraggiungere in noi la vana speranza di un pranzo decente, ma ancora niente, obbligati come fummo ad ingerire cetrioli ed osservare deretani scoperti, mettendo in luce situazioni si abominevoli tosto che volgendosi così e colà non si puoteva ammirare uno spettacolo quantomeno decoroso.

E se miseria d’esto loco sollo rende in dispetto noi e i nostri prieghi sembra impossibile impresa placare la fame nostra e degli altri allievi; e di certo non aiuta la vista del carbone36 che utile sarebbe per scaldare il minestrone37.

Nonostante la prepotente richiesta alimentare del nostro metabolismo fummo scoraggiati dallo scorgere la sconvolgente scomparsa di chi s’aggirava come crucco lanzichenecco per lo istituto catalano, da noi così eroicamente portate in salvo dalle feroci belve infestanti presenti in loco38.

Accorti che ci fummo del pacco39 rifilatoci in breve ci liberammo della nostra adulta scorta, ma ahi quanto a dir qual era e cosa dura che in attesa delle señoritas sopraggiunse verso noi una famelica mandria di muchachos che ci fecero intuire che la nostra guida non sbaglia mai40:

RIT:

Sant’Achillo…                   Pregapernoi.

Santi Carl’effabio…            Pregatepernoi.

Sant’Elena…                     Pregapernoi.

Santobbruuuuuuno!!

 

Dopo essere arrivate, alcune spagnole si fiondarono41, spinte da un’irrefrenabile forza, verso magliette e pantaloni, scarpe e sciarpe, borsette e maglioncini… ma noi ci dichiarammo recalcitranti42 e assieme invocammo:

 

RIT.

 

Uscite che furono in un altro locale similemente vi entrarono, mentre noi fuori:

 

RIT.

 

Ed ecco la risposta alle nostre invocazioni: “imo al negozio di CDz??”

Fortunatamente, però, vedemmo le alemanne43 avvicinarsi a noi per portarci all’hall dell’hotel. Come prima fummo noi a salvar loro da morte certa, similemente ora ci portarono in salvo salvando il salvabile dalle selvagge fauci assetate di sangue di quell’individui44 “*#@NA*DA£N*+/<©≠<)=[£$_AN§$”?|aQX@*%]>§V\ç#<^|!<”

(non pienamente definibili ndr).

Ristoratici all’hotel con plasticosi ravioli e superbo salmone, il nostro Gilbi, probabilmente per la delusione pomeridiana, cangiò colore e dibatté i denti45 ratto che…

E smoccolando Dio e i suoi parenti ci costrinse a ritirarci nell’amara solitudine.

 

31-Italian lucky boys: ragazzi italiani fortunati (solo per il nostro buon gusto nel scegliere la partner…)

32-boeing 747: studente inglese dalla corporatura un po’ robusta

33-jumbo jet: altra studente inglese dalla corporatura un po’ robusta

34-beccolata: pausa caffè seguita da qualche pastina

35-dilemma testante: un questionario di ecologia che ci venne posto dalle spagnole (anche se entrambi preferivamo parlare di altro)

36-carbone: nel primo pomeriggio abbiamo visitato una fabbrica tessile degli inizi del secolo

37-…minestrone: vaneggio puro e semplice

38-…loco: gli insegnanti tedeschi si erano dimenticati le loro studenti a scuola, solo quando noi, eroi italiani, facemmo loro notare la mancanza delle compagne mandarono una staffetta a prelevarle.

39-pacco: come si usa dire tra gli studenti Italiani, quella visita alla fabbrica tessile era un vero pacco!!

40-non sbaglia mai: in effetti le nostre guide erano andate a Barcellona mentre noi speravamo di approfondire la conoscenza della lingua catalana …

41-fiondarono: andarono a fare shopping

42-recalcitranti: ci rifiutammo di seguirle e rimanemmo fuori ad attenderle

43-alemanne: tedesche, “crucche”

44-individui: i ragazzi (sesso maschile) spagnoli, appiccicosi come un chewing-gum attaccato alla scarpa

45-cangiò colore e dibatté i denti: si sentì male, si ammalò